Museologia, Curatorship e Public History

 

Responsabile
Maria Beatrice Failla

In relazione all'attuale definizione ICOM di museo, il dottorato intende privilegiare la conoscenza delle attività connesse all'ordinamento e all'allestimento, allo studio, alla tutela e alla valorizzazione delle collezioni, alla loro comunicazione, anche in forma digitale o visuale, alle connessioni con la cultura contemporanea, della quale il museo è un interprete sensibile in quanto istituzione radicata nel passato e proiettata sul futuro.

Per il curriculum in studi di museologia, curatorship e public history il progetto formativo prevede lo sviluppo delle competenze sulla fisionomia, la storia, le modalità espositive e organizzative e di divulgazione delle istituzioni museali e culturali attraverso le esposizioni permanenti e le mostre tematiche.

Nelle attività di ricerca e di formazione il dottorato si concentrerà dunque sulle diverse abilità connesse all'attività di curatela di allestimenti permanenti e temporanei di collezioni eterogenee per cronologie, geografie e tipologie, dall'antico al contemporaneo, dall'arte, alla storia, alla scienza, valorizzando le competenze di analisi scientifica e storica delle forme museali e della storia del collezionismo; la capacità di coordinare le politiche di conservazione, tutela e restauro delle raccolte; l'aggiornamento sulle forme digitali di catalogazione, organizzazione e comunicazione del museo, in rapporto anche alle problematiche contemporanee e alla public history; il dialogo con la cultura museografica, espositiva e visiva contemporanea. In questo contesto formativo la public history (UniTo aderisce al centro interateneo che riunisce le Università italiane impegnate in PH) interpreta innovative funzioni applicative dei mestieri dello storico proprio ai fini dell'impatto sociale delle narrazioni storiche elaborate con metodo rigoroso e tecnologie innovative.